I PITTAGORICI E LA CONCEZIONE MATEMATICA DELLA NATURA

 Pitagora fondò a Crotone una nuova scuola filosofica, la Fratellanza Pitagorica, che aveva anche un carattere politico-religioso, e accettava e consentiva alle donne di studiare. 

Pitagora era venerato dai suoi seguaci com una divinità.
I discepoli si differenziavano in:
  • acusmatici (ascoltatori): ai quali era imposto il silenzio e una rigida disciplina 
  • matematici: i quali potevano fare domande e esprimere le proprie opinioni 
Le dottrine dei pitagorici riguardavano essenzialmente due argomenti:
  • La dottrina dell'anima
  • La dottrina del numero
Pitagora non era mosso dalla curiosità per i fenomeni naturali, ma dal desiderio di tracciare un desiderio per la via di purificazione dell'anima. Infatti si ritenev a che dopo la morte l'anima fosse destinata a reincarnarsi fino all'espiazione delle proprie colpe 

     
                                                      LA DOTTRINA DEL NUMERO 
Accanto alla cura dell'anima, l'altro pensiero rilevante del pensiero dei pitagorici rappresenta la dottrina del numero. Tra le due dottrine c'è un nesso molto stretto. La vita dell'uomo saggio o filosofo che si caratterizza per l'ordine e la misura con cui sa tenere a freno gli istinti del corpo. 
Se contempliamo la volta celeste possiamo ammirare il moto regolare e ordinato degli astri governata appunto dalla legge del numero. Vale lo stesso per la musica e tutte le arti. 
Sulla base di queste cose i pitagorici affermano che il principio di tutte le cose (archè) non è dovuto dall'acqua o dal fuoco,acqua,o aria,ma dal numero. 



                            IL NUMERO COME PRINCIPIO COSTITUIVO DELLA REALTA 
I pitagorici vedono il numero come vero e proprio generatore di tutte le cose (archè).
Il numero:
  • Aveva caratteristiche fisiche e geometriche
  • Rappresentava l'unità con un punto dotato di estensione spaziale e il pitagorico Filaolo mostrò come l'unità-punto possa generare altri numeri.  
 

Da un lato vi è il dispari che è un'entità limitata 
 cioè simbolo della perfezioneperchè tutto ciò 
che è limitato permette la misurazione e può
 essere quindi considerato perfetto. 
 




  

Dall'altro lato vi è il pari che è un'entità
 illimitata e rappresenta quindi l'imperfezione.  
  










Il 10 è il numero perfetto(tetracty's),esso contiene sia il pari che i

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